foto Andrea Rossi |
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Mi chiamo Monica, abito a Lucca, nel cuore della Toscana, sono (felicemente) sposata, sono counseling in naturopatia tradizionale, scrittrice e collaboro con la rivista Cu.Co. (Cultura commestibile).
Ho pubblicato il romanzo “Le mari en noir” per Daris Edizioni e due libri di interviste:
“1948: di sani principi” (Maria Pacini Fazzi Editore), nel quale autorevoli personaggi come Giancarlo De Cataldo, Margherita Hack, Dacia Maraini, Mario Monicelli, Enrico Bertolino, Loriano Macchiavelli e altri rispondono a domande su argomenti di attualità suggeriti dalla lettura di articoli della Costituzione.
E “Abcinema: abbecedario della settima arte (Mimesis Edizioni Milano), dove critici cinematografici come Canova e Mereghetti e vari personaggi del mondo del cinema (tra gli altri Avati, Chiesa, Comencini, Garrone, Guerritore, Imparato, Sacchetti), parlano della loro professione e, in generale, della situazione della nostra industria cinematografica.
Mi considero una donna che non ragiona a compartimenti stagni e mi interesso degli argomenti più svariati, senza preclusioni di sorta; non passo le mie giornate a coordinare il colore del vestito con quello dell'ombretto, ma non per questo rinuncio a prendermi cura di me stessa e del mio aspetto e a farlo diventare argomento di dialogo.
Un dialogo che trovo interessante e coinvolgente allo stesso identico modo che se parlassi con qualcuno di cinema, arte, letteratura o musica jazz, che sono alcune delle mie grandi passioni.
Perché rinunciare a priori a qualcosa?
Tutto si può sperimentare e in tutto si possono trovare motivi di interesse, dal mascara alle discussioni sui massimi sistemi!
Ma forse la cosa che amo di più e che più mi fa stare in pace con me stessa è godere dei piccoli piaceri della vita (meglio se condivisi).
Accarezzare il mio gatto Tom Waitts, sorseggiare una tisana bollente e profumata chiacchierando con un'amica, guardare un vecchio film, passeggiare col cane nel bosco dietro casa, respirando a pieni polmoni l'aria odorosa di pino: questi sono alcuni dei lussi a costo zero che mi concedo, le ricchezze che mi fanno pensare di essere una donna fortunata.
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